Il termine Stress Ossidativo o “squilibrio REDOX” indica l’insieme delle alterazioni che si producono nei tessuti, nelle cellule e nelle macromolecole biologiche quando queste sono esposte ad un eccesso di agenti ossidanti. L’effetto è costituito da alterazioni metaboliche, danno e morte cellulare.
Lo Stress Ossidativo è costitutivo degli esseri viventi e come concetto di biologia e medicina è stato introdotto nel 1985 per definire una serie di attività biochimiche cellulari di fondamentale importanza per la sopravvivenza delle nostre cellule. l campi di ricerca sullo Stress Ossidativo sono multidisciplinari e comprendono discipline come Chimica, Biochimica, Biologia Cellulare, Fisiologia e Fisiopatologia, Medicina generale.
Lo Stress Ossidativo è un meccanismo complesso di eventi biochimici, governato da specie chimiche radicaliche e non, con funzioni biologiche fondamentali, tra cui la difesa cellulare, o meglio Difesa Innata, la cosidetta “Difesa antiossidante” . Questa difesa cellulare viene portata avanti da un’azione complessa e sinergica di vari mediatori , enzimi (Super Osssido Dismutasi, Catalasi, Glutatione perossidasi, etc), molecole organiche (Glutatione, acido ascorbico, etc), minerali (Manganese, Rame e Zinco).
Le specie ossidanti, tra le quali spiccano i cosiddetti radicali liberi, svolgono importanti funzioni quali l’eliminazione di batteri patogeni, la regolazione della pressione arteriosa, la trasmissione dei segnali, cellulari ma, quando in eccesso, e no correttamente bilanciati, possono alterare il normale funzionamento delle molecole biologiche vitali, conducendo al danno cellulare e tissutale.
Quando i danni dello Stress Ossidativo compromettono in modo irreversibile le più vitali funzioni cellulari, si attivano in genere i meccanismi della apoptosi o “suicidio programmato”. La cellula, cioè, va incontro a fenomeni regressivi sino alla necrosi. Ne consegue un danno che, se non prontamente riparato, favorirà la comparsa o accelererà la progressione di diverse malattie come l’aterosclerosi, steatosi epatiche, l’ictus, il diabete, alcuni tipi di tumore ed altre patologie come quelle neurodegenerative.
Tra le varie cause dello stress ossidativo sicuramente vi sono l’inquinamento ambientale, l’alimentazione scorretta, la vita sedentaria, l’esercizio fisico inadeguato, stati infiammatori non correttamente trattati, l’assunzione cronica di farmaci, il fumo di sigaretta e l’abuso di bevande alcoliche.
Alcune tipologie di Danno cellulare indotte dai Radicali liberi dell’Ossigeno (ROS)
Come misurare lo stress ossidativo
Purtroppo, lo stress ossidativo non dà luogo a manifestazioni cliniche specifiche, per cui può essere identificato solo se il clinico ne sospetta la presenza e invita il paziente a sottoporsi ad alcuni semplici test di laboratorio su un piccolo campione di sangue.
Esistono una serie di test molto semplici e veloci che consentono di fare un bilancio ossidativo o una valutazione dello stato pro-ossidante con un semplice prelievo capillare dal dito.
Grazie a questi test sarà possibile ottenere una diagnosi di laboratorio di stress ossidativo estremamente precisa ed affidabile, ove le due componenti contrapposte, quella pro- e quella anti-ossidante possono essere valutate distintamente. In altri termini, è possibile stabilire in tempo reale se lo stress ossidativo è dovuto ad un’aumentata produzione e/o ad una ridotta capacità di eliminazione dei radicali liberi. In questo modo anche il monitoraggio della terapia antiossidante può poggiarsi su basi più solide e uscire dalla fase empirica in cui spesso viene a trovarsi.
Chi deve misurare lo stress ossidativo
I test sono molto utili come test di medicina preventiva poichè forniscono un’indicazione sullo stato di benessere generale dell’organismo. Per questo motivo tutti dovrebbero sottoporsi a tale valutazione, considerato anche che lo stress ossidativo non dà luogo a manifestazioni specifiche. I tests vengono particolarmente consigliati a coloro che:
- sono esposti in maniera frequente a fattori pro-ossidanti (es. stili di vita non corretti, inquinanti nell’ambiente di lavoro)
- sono costretti a subire trattamenti specifici (es. dialisi, by-pass, trapianto d’organo, pillola, radioterapia, chemioterapia)
- sono affetti da patologie croniche degenerative (es. diabete, aterosclerosi, neoplasie, demenza, artrite reumatoide)
Come combattere lo stress ossidativo
Il trattamento dello stress ossidativo presuppone l’individuazione delle cause e dei meccanismi che lo hanno determinato. Se alla sua base vi è un aumento della produzione di radicali liberi da parte dell’organismo, occorrerà individuare la fonte metabolica primaria che ne è responsabile e cercare di tenerla sotto controllo (es. ridurre l’infiammazione, migliorare la perfusione dei tessuti, abbattere il carico di “tossine”). Se, invece, sono le difese antiossidanti ad essere ridotte, bisognerà tentare di ricostituirle attraverso un idoneo stile di vita caratterizzato da una dieta antiossidante, da un esercizio fisico regolare e non eccessivo, dalla riduzione di fumo, alcool e stress.
Laddove essi non fossero sufficienti, si renderà necessario l’introduzione di integratori specifici da parte del medico competente.